questo indica il tempo che ci rimane per arrivare al punto di non ritorno, dopodiché (secondo gli scienziati) non potremmo più far niente per salvare la Terra.

Bullismo e cyberbullismo: due facce della stessa medaglia

Quando piangiamo, quando ridiamo, c’è sempre qualcuno che tiene a noi, ma quasi sempre, c’è anche qualcuno a qui non piacciamo, che magari si astiene a farsi vedere come non è.

Il bullismo è crudele, doloroso, è qualcosa che nessuno dovrebbe provare, che può provocare più ferite di una battaglia sanguinosa, dove la speranza non è quella di vincere ma quella di sopravvivere.

Ma perché offendere? Perché prendere in giro? Diventate una squadra, una squadra che non si abbatte, siate forti o semplicemente autentici.

Non fatevi spaventare dalla cattiveria degli altri, non fatevi sentire inferiori dai bulli senza il vostro consenso.

Se credete che il bullismo sia solo un gioco, beh... ricredetevi, puntare le persone deboli è facile, ma se le persone deboli foste voi, cari lettori?

Siate consapevoli e responsabili di quello che fate è che magari potreste fare; sappiate che “tutti nascono originali, ma molti muoiono da fotocopie”.

Non diventate fotocopie per essere potenti su gli altri, siate voi stessi, amatevi e amate i vostri, fanno parte di voi.  

Bullismo


Nel bullismo tradizionale il prevaricatore vuole prendere di mira chi è ritenuto "diverso", solitamente per aspetto estetico, timidezza, orientamento politico, abbigliamento ritenuto non convenzionale e così via.

Gli esiti di tali molestie sono l'erosione di qualsivoglia volontà di aggregazione e il conseguente isolamento, implicando esso a sua volta danni psicologici non indifferenti, come la depressione o, nei casi peggiori, ideazioni e intenzioni al suicidio. 

Spesso i molestatori, soprattutto se giovani, non si rendono effettivamente conto di quanto ciò possa nuocere all'altrui persona. 


Cyberbullismo


Tutti sappiamo che il bullismo é una cosa sbagliata eppure é presente nella maggior parte delle scuole. Ma che cosa é il cyberbullismo? 

I social ci dominano, non ci sono persone che all’età di 12 anni non abbiano un telefono. 

Ma riescono tutti ad usarlo in modo corretto? La risposta è un semplice, ma disastroso no. Persone che per sfogarsi insultano il primo che vedono su i social tramite i commenti. Non penso sia necessario eliminare del tutto i commenti ovunque, le APP più utilizzate però hanno pensato bene che ci deve essere l’impostazione di poterli togliere. 

Il cyber-bullismo si pensa che faccia meno male rispetto al bullismo diretto cioè fisico, ma noi pensiamo che essere insultato ogni giorno da persone che nemmeno conosci sia parecchio pesante e prima o poi quella persona che è stata attaccata cederà e la sua autostima crollerà. 

Difatti i bulli giudicano solo dall’aspetto esteriore e sappiamo tutti che di certo non possiamo decidere quanti brufoli avere in faccia e ovviamente non possiamo neanche determinare quanto vogliamo essere alti, ci tocca tenere il corpo che abbiamo.

Ciò che veramente ci deve importare è come stiamo con le persone che riteniamo amiche, cioè quelle persone che non ci giudicano per l’aspetto fisico, bensì che ci ritengono speciali come siamo davvero ed ignorare gli altri.

Quindi adesso alzati dalla melma di persone che ti insultano sui social e avvicinati alle  persone che ti vogliono bene e che ti conoscono veramente.




Si stima che il 34% del bullismo è online in chat, quest'ultimo viene definito cyberbullismo. Pur presentandosi in forma diversa, anche quello su Internet è bullismo: far circolare delle foto spiacevoli o inviare mail contenenti materiale offensivo può costituire un danno psicologico.

In Italia, secondo l’Indagine nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza pubblicata nel 2011  un quinto dei ragazzi ha trovato su Internet informazioni false sul proprio conto.

Con minore frequenza si registrano casi di messaggi, foto o video dai contenuti offensivi e minacciosi, ricevuti "raramente", "qualche volta" o "spesso" dal 4,3% del campione; analoga percentuale (4,7%) si registra anche per le situazioni di esclusione intenzionale da gruppi online.



   

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